TESTI BIBLICI E PREGHIERE

per la preparazione all’Eucarestia (per ragazzi e genitori)

Signore Gesù, tu sei con noi, vivo e vero, nell’Eucaristia.

Signore, accresci la nostra fede

Signore, donaci una fede che ama.

Tu che ci vedi, tu che ci ascolti, tu che ci parli:

illumina la nostra mente perché crediamo di più;

riscalda il nostro cuore perché ti amiamo di più!

1Cor 10,16”Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? 17Poiché c’è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell’unico pane”.

Signore Gesù, ti sei fatto pane per me:

fà ti ami con tutto il cuore, pensando sempre a te;

 ti ami con tutto me stesso, desiderandoti sempre;

ti ami con tutta la mia mente, dirigendo a te i miei pensieri  e cercando in tutte le cose il tuo onore;

 ti ami con tutte le forze, impegnando tutto me stesso, rispondendo al tuo amore infinito.

Donami di partecipare con fede all’eucarestia, all’incontro col tuo amore,

e di essere unito a te e a tutti cristiani, per essere un cuore e un’anima sola.

Giovanni 17,21 o Padre, fa che tutti siano in noi una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
22 E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. 23 Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.

“Tu sei santo, o Signore Gesù, che compi opere meravigliose.

Tu il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore, Dio vivo e vero.

Tu sei amore, carità, tu sei sapienza, tu sei umiltà, tu sei pazienza, tu sei bellezza, tu sei riposo, tu sei sicurezza, tu sei gioia e letizia, tu sei la nostra speranza, tu sei giustizia, tu sei comprensione, tu ogni nostra sovrabbondante ricchezza.

Tu sei splendore, tu sei mansuetudine, tu sei protettore, custode e difensore, tu sei fortezza, tu sei sollievo, tu sei la nostra speranza, tu sei la nostra fede, tu sei la nostra carità, tu sei la nostra dolcezza, tu sei la nostra eterna vita, O Gesù, Dio onnipotente, misericordioso, Salvatore”.

(San Francesco d’Assisi)

Giovanni 6,1 Dopo questi fatti, Gesù andò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, 2 e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. 3 Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 4 Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. 5 Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». 6 Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. 7 Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 8 Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9 «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». 10 Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. 11 Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 12 E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». 13 Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

O Gesù, il tuo dolce ricordo mi riempie il cuore di gioia.  Ma ancora più dolce del miele e di ogni altra cosa, è la sua presenza in me.  Non c’è niente di più bello, di più gioioso, nulla mi fa più felice di quando penso a te:  o Gesù, Figlio di Dio.  

Quando ho sbagliato, tu mi dai speranza,

quando ti chiedo perdono tu mi rialzi,

quando ti cerco mi riempi di beni!

E quando ti avrò trovato quale tesoro avrò scoperto? Nessuno può raccontarlo, e nessuna parola può esprimerlo: solo chi ne fa esperienza sa cosa significa essere amati da Gesù.

Gesù, sii la nostra gioia, tu che sei la grande sorpresa che ci attende:

sia in te la nostra gioia, sempre, per tutti i secoli.

(adattamento da una preghiera di San Bernardo di Chiaravalle)

Giovanni 6,53 Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. 58 Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Signore Gesù, siamo qui in preghiera davanti a te.

Tu sei il Figlio di Dio fatto uomo.

Tu, il vivente, realmente presente in mezzo a noi.

Tu, la via, la verità e la vita: tu, che solo hai parole di vita eterna.

Tu, l’unico fondamento della nostra salvezza, e l’unico nome da invocare per avere speranza.

Tu l’immagine del Padre e il donatore dello Spirito; tu, l’Amore: l’Amore non amato.

Signore Gesù, noi crediamo in te.

Ti adoriamo, ti amiamo con tutto il nostro cuore, e proclamiamo il tuo nome al di sopra di ogni altro nome.

Signore Gesù rendici vigilanti nell’attesa della tua venuta.

(San Giovanni Paolo II)

Signore Gesù, tu sei con noi, vivo e vero, nell’Eucaristia. Signore, accresci la nostra fede. Signore, donaci una fede che ama. Tu che ci vedi, tu che ci ascolti, tu che ci parli: illumina la nostra mente perché crediamo di più; riscalda il nostro cuore perché ti amiamo di più! La tua presenza, mirabile e sublime ci attragga, ci afferri, ci conquisti. Signore, donaci una fede più grande. Signore, donaci una fede più viva. (San Giovanni Paolo II)

1Corinzi 11,23 Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». 25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». 26 Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. 27 Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. 28 Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice.

Ti adoro devotamente, Dio nascosto sotto questi segni – del pane e del vino -.

A te offro tutto il mio cuore, perché contemplandoti tutto il resto viene meno.

In questo memoriale della morte del Signore, ci alimentiamo del pane vivo che dà la vita all’uomo:

fa’ che la mia mente viva di te, e gusti sempre la tua soavità.

Gesù, che adesso contemplo sotto un velo di mistero, fa’ che un giorno possa contemplarti faccia a faccia,

e sia beato nel vedere la tua gloria.

(adatt. da San Tommaso d’Aquino)

Giovanni 6,47 In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna. 48Io sono il pane della vita. 49I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 50questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.  51Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Gesù, aiutami a diffondere ovunque il tuo profumo, ovunque io passi. Inonda la mia anima del tuo Spirito e della tua vita. Invadimi completamente e fatti maestro di tutto il mio essere perché la mia vita sia un’emanazione della tua. Illumina servendoti di me e prendi possesso di me a tal punto che ogni persona che accosto possa sentire la tua presenza in me. Guardandomi, non sia io a essere visto, ma tu in me.

 Rimani in me. Allora risplenderò del tuo splendore e potrò fare da luce per gli altri. Ma questa luce avrà la sua sorgente unicamente in te, Gesù, e non ne verrà da me neppure il più piccolo raggio: sarai tu a illuminare gli altri servendoti di me. Suggeriscimi la lode che più ti è gradita, che illumini gli altri attorno a me: io non predichi a parole ma con l’esempio, attraverso lo slancio delle mie azioni, con lo sfolgorare visibile dell’amore che il mio cuore riceve da te.  (John Henry Newman)

Didakè 9: “1. -Riguardo poi all’eucaristia farete il ringraziamento questo modo. 2. Anzitutto sopra il calice: Ti ringraziamo o Padre nostro, per la santa vite di David tuo servo, che ci hai fatto svelare da Gesù Cristo tuo servo. A te sia gloria nei secoli. Amen. 3. Poi sopra il pane spezzato: Ti ringraziamo o Padre nostro, per la vita e per la conoscenza che ci hai fatto svelare da Gesù Cristo tuo servo. A te sia gloria nei secoli. Amen.

Come questo pane spezzato era sparso sui colli e raccolto è diventato una cosa sola, così si raccolga la tua Chiesa dai confini della terra nel tuo regno: perché tua è la gloria e la potenza per mezzo di Gesù Cristo nei secoli. Amen.

Se desidero una cura per le mie ferite, tu sei medico.

Se brucio di febbre, tu sei la medicina che mi guarisce.

Se mi pesa la colpa del male commesso, tu sei il perdono.

Se ho bisogno di aiuto, tu sei la forza.

Se cerco la vita, tu sei la vita eterna.

Se desidero il cielo, tu il cielo.

Se fuggo le tenebre, tu sei la luce.

Se cerco il cibo, tu sei il nutrimento. (Sant’Ambrogio)

Giovanni 6, 11 Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, (… )12E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto» 13Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato

Questo pane che tu mi doni, Signore Gesù, sei tu stesso, o Cristo, Figlio diletto del Padre.

Sei tu stesso, che ti sei incarnato e immolato per noi; tu che sei nato a Betlemme, sei vissuto a Nazareth, hai guarito i malati.  Tu che sei la via, la verità e la vita; tu che sei morto perché mi amavi;  tu che sei asceso al cielo e ora, alla destra del Padre regni e intercedi continuamente per noi.  O Gesù, verità eterna, tu dici che sei presente lì sull’altare, realmente e sostanzialmente, con la tua umanità e tutti i tesori della tua divinità.

Io lo credo e perché lo credo mi inginocchio davanti a te per adorarti.

Accogli, mio Dio e mio tutto, l’omaggio della mia adorazione.

(Columba Marmion)