L’immane tragedia avvenuta domenica 3 luglio sulla Marmolada, con il rovinoso crollo di un pezzo di ghiacciaio dalle proporzioni inimmaginabili e la morte di un numero imprecisato di persone che stavano salendo verso la cima di una delle montagne più belle ed amate, rende quanto mai urgente riflettere profondamente sul tema, non più rinviabile, della tutela del nostro pianeta Terra, meraviglioso e unico nell’Universo. E’ l’ennesima strage del clima e stavolta è avvenuta a soli 100 Km dalle nostre case. Il cambiamento climatico non è più un’ipotesi ma una drammatica e tragica realtà che nessuno può più negare. Sta avvenendo con una velocità che mai il nostro Pianeta aveva sperimentato. Come la comunità scientifica sostiene da decenni con prove ormai davvero incontestabili, è prodotto dall’uomo ed è strettamente collegato alla percentuale di gas serra nell’aria (principalmente anidride carbonica e metano). Attualmente la concentrazione nell’aria di anidride carbonica ha superato le 400 ppm (parti per milione) ed è in continua crescita. Mai, negli ultimi 200.000 anni, era stata così alta, si era sempre mantenuta in media sulle 200 ppm (dati ottenuti prelevando campioni di ghiaccio antico dai ghiacciai del Polo Sud). Questa drammatica situazione, mai sperimentata in passato, ci obbliga a riflettere sul nostro stile di vita, a partire dalle nostre abitudini quotidiane. Diventa quindi attualissima l’enciclica di Papa Francesco, “Laudato si”, pubblicata dalla Santa Sede nel 2015, sulla tutela del Creato. Il testo è disponibile nella sezione “Documenti” del sito della Parrocchia, può essere scaricata oppure visualizzata comodamente anche senza effettuare il download.